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Progetto Upper

Progetto Upper

Titolo progetto:  Urban Productive Parks for the developement of NBS related technologies and services

Acronimo:  UPPER

Project Manager and Scientific Coordinator:  Prof. Giuseppe Bonifazi

Ente finanziatore: Commissione Europea

Capofila: Comune di Latina

Partners: Ce.R.S.I.Te.S.-Sapienza Università di Roma, Engie servizi s.p.a, Fondazione Roffredo Caetani, Labirinto cooperativa sociale, Ente Nazionale Parco del Circeo, Associazione Tecla, Tesserae, Innovaction Europe.

Abstract:

Il Ce.R.S.I.Te.S. con il Comune di Latina ed altri partner ha visto riconosciuto nell’ambito del Programma europeo “Urban Innovative Actions”, il concept progettuale UPPER - Urban Productive Parks for the developement of NBS related technologies and services, sul tema “Uso sostenibile del suolo – Soluzioni basate sulla natura”.

UPPER ha sperimentato parchi produttivi urbani dedicati alla co-produzione di soluzioni basate sulla natura per affrontare problemi sociali, ambientali ed economici della città di Latina.

UPPER ha contribuito alla rigenerazione di alcune aree verdi urbane della città di Latina, tre di queste aree sono state destinate Parchi Produttivi Urbani di cui una è in corso di realizzazione, mentre altre otto aree sono state progettate come siti dimostrativi per la sperimentazione di soluzioni basate sulla natura, di cui cinque realizzate. Inoltre nel parco produttivo 2 sono state sperimentate attività socio-educative, sportive e ricreative all’aria aperta.

Grazie ai Parchi Produttivi Urbani, UPPER rappresenta il primo progetto in Europa che prevede l’auto-produzione delle soluzioni basate sulla natura da parte della città che le sperimenta, e l’allargamento del concetto di soluzioni basate sulla natura ai servizi socio-educativi. I cittadini sono stati coinvolti nella progettazione delle aree verdi urbane, attraverso gli UPPER City Lab, laboratori di co-progettazione e di coinvolgimento creativi e dinamici.

E’ stato attivato un programma di formazione e inserimento lavorativo per cittadini in situazioni di vulnerabilità ed è stata incentivata la creazione di imprese sociali e start-up come opportunità di sviluppo. UPPER inoltre ha sperimentato un’iniziativa basata sulla partecipazione di pubblico e proprietari privati, la Banca delle Aree Verdi, per far incontrare domanda e offerta delle NBS autoprodotte e garantire la sostenibilità economica futura dei parchi.

 

il Gruppo di lavoro del Ce.R.S.I.Te.S. ha svolto analisi e fornito indicazioni per la predisposizione della progettazione delle aree di intervento. In particolare, le analisi sono state svolte con una sintesi degli studi esistenti, l’uso dei dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio realizzate dal partner ENGIE, i rilievi sul campo di tutte le componenti disciplinari del Ce.R.S.I.Te.S. Sono stati eseguiti rilievi naturalistici sui caratteri vegetazionali e sulle presenze faunistiche, integrati con analisi sugli aspetti urbanistici, economici e sociali del contesto. Con sopralluoghi sia diurni che notturni e l'utilizzo di fototrappole e di un bat-detector, è emersa la presenza di una comunità di vertebrati costituita da diverse decine di specie fra anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, alcune delle quali di interesse conservazionistico.

 

Una parte del Gruppo ha impiegato tecniche proximal e remote sensing, basate sull’utilizzo della spettroscopia nel visibile e nel vicino infrarosso (NIR) e dati telerilevati dalla costellazione di satelliti della missione Sentinel-2, con cui possono essere calcolati vari indici per valutare la copertura vegetale, l’apporto idrico della vegetazione dei vari siti oggetto di studio ed effettuare un monitoraggio multilivello della salute delle piante.

Parallelamente è stata definita la caratterizzazione ambientale dei siti attraverso le simulazioni basate su OpenFOAM, un solutore fluidodinamico open-source che consente di stimare come il flusso d’aria relativo ai venti che investono l’intera città di Latina interagisce con le strutture presenti nell’area urbana. Grazie alla disponibilità di dati geo-spaziali delle aree urbanizzate è stato possibile ricostruire il modello tridimensionale degli edifici che, integrato con analisi sulle distribuzioni della temperatura dell’aria, ha permesso la realizzazione di un Modello di simulazione termo-fluidodinamico in grado di fornire indicazioni su alcune aree critiche per l’isola di calore e sul ruolo svolto dagli interventi di piantumazione realizzati o programmabili. 

Tutte le analisi sono state inserite all’interno di un progetto GIS elaborato con software Qgis che ha consentito di elaborare un sistema informativo dei dati degli studi. Il progetto GIS è stato quindi pubblicato sul web attraverso la piattaforma WHiP (WebGIS Holding interactive Platform) implementata con software Lizmap (https://lpdt.cersites.uniroma1.it/upper/whip). Questa piattaforma, collegata con i dati delle stazioni di monitoraggio di Engie, consentirà al Ce.R.S.I.Te.S. di restituire al pubblico le valutazioni degli effetti degli interventi e approfondire la riflessione sulle tipologie di NBS proposte. 

 

Infine, il Ce.R.S.I.Te.S. in collaborazione con gli altri partner ha svolto un’attività di ascolto e discussione con le aziende florovivaistiche del territorio provinciale, individuando gli elementi per consentire, attraverso l’affidamento di una concessione comunale, la produzione di piante autoctone e nello stesso tempo garantire, con l’eventuale associazione di altre imprese dedite ai servizi socioculturali, l’erogazione di servizi ricreativi e culturali agli abitanti. In relazione ai risultati di questa attività il Ce.R.S.I.Te.S. ha elaborato modelli di business da proporre a imprese e startup per la gestione dei parchi produttivi.